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lunedì 16 giugno 2025


I VENTI DI GUERRA SI INTENSIFICANO


Questo blog è nato per ospitare analisi teoriche su argomenti di storia, filosofia, politica, economia, sociologia, geopolitica e scienze umane in generale. Solo in rare occasioni ha ospitato interventi su temi di stretta attualità politica, anche se i temi in questione sono stati ovviamente inseriti nelle analisi di tipo generale. Ciò detto, è chiaro che non si può tacere sull'agghiacciante realtà in cui stiamo vivendo da tre anni a questa parte, con un blocco euroatlantico diviso sul piano degli interessi economici, ma compatto nello sforzo di difendere la propria declinante egemonia scatenando una serie di guerre di aggressione nei confronti delle nazioni in via di sviluppo e dei popoli del Sud globale: prima foraggiando di armi e mezzi il regime neonazista ucraino nel tentativo di distruggere la Russia, poi legittimando il genocidio del popolo palestinese scatenato dal regime liberal fascista israeliano, infine dando semaforo verde all'infame aggressione dello stesso regime contro la nazione e il popolo iraniani. Si tratta di tre momenti di un criminale disegno politico che può concludersi solo con lo scoppio di una Terza guerra mondiale. Se la follia dell'Occidente morente non si spingerà fino a provocare un olocausto nucleare, è altamente probabile che tale guerra si concluda con una sua catastrofica sconfitta. Per quanto un simile evento possa essere auspicabile, nella misura in cui schiuderebbe la strada al crollo del modo di produzione capitalistico, il suo costo in termini di vite e della sofferenza di centinaia di milioni esseri umani sarebbe tale che vale la pena che tutte le nostre (ahimè scarse) energie di sinceri rivoluzionari vengano spese per scongiurarlo. Allo stato dei fatti, tuttavia, possiamo contare solo sulla paziente e saggia leadership cinese alla guida del fronte antimperialista delle nazioni del Sud globale, oltre che sulla straordinaria capacità di resistenza che la nazione e il popolo sovrano della Russia (a prescindere dalla sua attuale leadership politica), il popolo palestinese e la nazione e il popolo dell'Iran stanno dimostrando (ben al di là delle previsioni dell'aggressore occidentale). Sono tre potenti fattori di dissuasione che, si spera, potrebbero ritardare se non bloccare del tutto i progetti dei signori della guerra di Washington, Tel Aviv, Londra, Parigi e Berlino (con Roma come ruotino di scorta). Per quanto riguarda in particolare il ruolo dell'Iran, concludo rinviando all'importante articolo che Alessandro Visalli ha appena pubblicato sul suo blog.   

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